Apparato urologico maschile: come prevenirne i disturbi

In genere per quanto riguarda l’apparato urinario sentiamo parlare di prevenzione al femminile, sia perché nel mondo maschile la cultura della prevenzione è meno diffusa, sia perché questo argomento è visto dagli uomini come un tabù e quindi viene trattato con riserbo. Il risultato è che spesso patologie che colpiscono gli organi dell’apparato urinario, o genitale, maschile vengono diagnosticate in uno stadio avanzato, con le relative conseguenze.
Prevenire si può! Vediamo come.

Prevenzione urologica maschile: come orientarsi?

Quando è consigliabile per un uomo consultare un urologo?
Per gli uomini che hanno meno di 30-40 anni è opportuno sottoporsi a una visita urologica periodica, per prevenire o diagnosticare malattie come:

• prostatiti (infiammazioni della prostata);
• uretriti (infiammazioni dell’uretra);
• disfunzioni della sfera sessuale, le cui cause possono essere organiche o psicologiche;
  infezioni ricorrenti alle vie urinarie;
• tumore della prostata.

Degli studi hanno dimostrato che a partire dal 1990 questa neoplasia, che prima colpiva prevalentemente uomini della terza età, si sta diffondendo anche fra i così detti “giovani adulti” (ossia persone con un’età inferiore ai 40 anni).

Per gli over 40 la visita urologica oltre a consentire di individuare precocemente la comparsa di neoplasie alla prostata, è importante per prevenire o curare l’ipertrofia o iperplasia prostatica benigna. Questa patologia è caratterizzata dall’aumento di volume della ghiandola prostatica.
Anche se benigna, l’ipertrofia prostatica non va trascurata perché può causare l’ostruzione anatomica dell’uretra, con conseguenze negative sul deflusso dell’urina. Inoltre nella fase acuta può dare origine a forti dolori.
Il ristagno dell’urina che rimane all’interno della vescica può causare infezioni alle vie urinarie ricorrenti.

Per gli over 50 è consigliabile fare dei controlli annuali che prevedano oltre alla visita urologica, anche l’ecografia vescico-prostatica e l’ecografia renale.
Il check-up urologico consente di individuare inoltre patologie oncologiche che possono colpire i reni, la vescica e i testicoli.

Da quali organi è composto l’apparato urinario?

Dell’apparato urinario, sia maschile sia femminile, fanno parte: reni, vescica, due ureteri (che sono dei condotti tubolari che mettono in comunicazione i reni con la vescica); uretra, condotto dell’apparato urogenitale che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno.
Gli uomini, come abbiamo visto, hanno in più la prostata. Pur facendo parte dell’apparato genitale, dal momento che avvolge il primo tratto dell’uretra questo organo incide anche sulla regolazione del trasporto dell’urina verso l’esterno.

Reni

I reni, collocati ai lati della colonna vertebrale, sono due organiche che hanno diverse funzioni:

• metabolizzano gli alimenti e i farmaci, e poi filtrano ed espellono dal sangue le sostanze di scarto prodotte dall’organismo;
• producono diversi ormoni;
• mantengono la proporzione corretta tra acqua e sali minerali;
• regolano la pressione arteriosa.

Vescica

La vescica nell’uomo si trova al di sopra della prostata e ha la funzione di raccogliere l’urina prodotta dai reni. Partendo da questi ultimi, l’urina raggiunge la vescica attraverso gli ureteri per poi essere espulsa all’esterno dell’organismo mediante l’uretra.

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